Casa

Sistemi d’allarme e Bonus fiscale

La notizia buona è che le statistiche dicono che furti in appartamento sono calati nel 2018 rispetto all’anno precedente del 6%. La notizia cattiva è che nonostante il calo sono sempre estremamente frequenti e soprattutto sono in aumento i furti con la presenza di persone in casa. Occorre difendersi con un adeguato sistema d’allarme.

I moderni sistemi d’allarme

Un tempo esistevano dei sistemi di allarme che semplicemente rilevavano l’intrusione o il tentativo di intrusione attraverso specifici sensori e attivavano un allarme sonoro.

Si è visto che questo non è assolutamente sufficiente sebbene rappresentasse un indubbio mezzo di dissuasione. Troppo facile mettere fuori uso il sistema, anche se senza fili, saturando la frequenza o facendo scattare il contatore elettrico attendendo un giorno o due la scarica della batteria per agire indisturbati.

Oggi i sistemi d’allarme sono sofisticati, connessi e dotati di soluzioni tecniche d’avanguardia per neutralizzare qualsiasi tentativo di intrusione anche tecnologica. L’integrazione con i sistemi di videosorveglianza consente anche di verificare preventivamente che sia in corso un vero tentativo di furto e non solo un falso allarme prima di allertare le forze dell’ordine.

Quale sistema d’allarme installare?

I sistemi d’allarme si possono suddividere in due tipi fondamentali:

  • Filare (o cablato)
  • Via radio (o senza fili)

I sistemi d’allarme cablati prevedono il collegamento fisico tra la centralina e i vari sensori che devono rilevare la presenza fisica in casa, l’intrusione o il tentativo sollevando la tapparella, scuotendo il vetro delle finestre.

Per far passare tutti i cavi necessari per il collegamento occorre fare tracce sui muri, posizionare canaline eccetera, un lavoro gravoso e che è pensabile solo se si è proprietari della casa.

Un affittuario non può ragionevolmente pensare di prendersi carico di un simile lavoro, per questo esistono ai sistemi senza filo che provvedono al collegamento coi i vari sensori e con la sirena esterna solo attraverso onde radio. Ovviamente questo sistema è di facile e rapida installazione.

Come avviene l’allarme?

Quando il sistema d’allarme rileva l’intrusione o il tentativo di intrusione attiva l’allarme sono e contemporaneamente invia al proprietario un messaggio sullo Smartphone.

Di fronte a questo messaggio la persona può allertare immediatamente le forze dell’ordine oppure, se ha installato un sistema di videosorveglianza, collegarsi da remoto con le telecamere per verificare la situazione e solo se non si tratta di un falso allarme procedere avvisando polizia o carabinieri.

I moderni sistemi di allarme forniscono anche un allarme specifico di assenza di corrente, prevenendo la “furberia” dei ladri di provocare un cortocircuito per far saltare la corrente e attendere che la batteria sia scarica prima di agire senza alcun disturbo.

Sono anche in grado di neutralizzare ogni tentativo da parte dei ladri di introdursi nella frequenza di funzionamento clonando i comandi cambiando frequenza automaticamente al rilievo di un tentativo di neutralizzazione d’allarme di questo genere.

Quale allarme acquistare?

Come abbiamo detto, i sistemi filari richiedono un’opera di installazione abbastanza complicata anche se il collegamento fisico, filare, è sempre più sicuro del collegamento radio.

I moderni sistemi d’allarme scattano anche di fronte all’interruzione di un collegamento, quindi nessun timore se un ladro cerca di neutralizzare l’allarme tagliando i fili, l’allarme è immediato in questo caso.

I sistemi d’allarme senza fili sono certamente meno costosi, più facili da installare e consentono facilmente di portarlo in un’altra eventuale casa.

Il Bonus fiscale

Le persone fisiche che decidono di installare in casa un impianto di videosorveglianza o un sistema d’allarme possono usufruire di un Bonus fiscale pari al 505 della spesa sostenuta in quanto rientrante nel più generale Bonus Casa 2019.

La Detrazione può essere richiesta entro il 31 dicembre 2019 ma la spesa deve essere pagata tramite un bonifico bancario o postale intestato alla Ditta che ha provveduto all’installazione. La stessa deve risultare dalla Dichiarazione dei redditi e viene suddivisa in 10 quote annuali di pari valore. Oltre ai proprietari dell’immobile possono fruirne anche gli affittuari e i proprietari della nuda proprietà oltre ai familiari fino al terzo grado.

Redazione

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